FONDAZIONE DELLE SCUOLE SERALI MUNICIPALI DI TORINO
La creazione di questo istituto si deve a Giovanni Angelo Rayneri, eletto consigliere comunale di Torino nel 1888, amministratore della città per quasi diciotto anni, riceve la nomina di assessore all’Istruzione, ai Lavori pubblici, al Catasto e Imposte e alla Polizia dal 1891 al 1897.
Egli promuove importanti iniziative per la formazione degli operai; particolare attenzione è rivolta alla sede della Scuola d’arti e mestieri, un nuovo istituto promosso dall’amministrazione comunale per l’istruzione professionale. All’inizio del Novecento, già assessore all’istruzione, promuove la costituzione di un Istituto Professionale Operaio riunendo in un unico edificio e sotto una sola direzione, la Scuola d’arti e mestieri, la Scuola di chimica Cavour e le Scuole serali di disegno.
Questo istituto professionale, era didatticamente suddiviso in più sezioni e campi di studio, in base all’attività che veniva insegnata, ancora a loro volta suddivise in più corsi; ad esempio: la Scuola diurna di arti e mestieri era a sua volta composta dai corsi della Società dei mastri legnaioli, ebanisti e carrozzai e della Camera di Commercio e Arti mentre, la Scuola serale di disegno e plastica era a sua volta suddivisa in più corsi: plastica ornamentale, prospettiva ornato e figura, disegno architettonico, disegno meccanico, corso preparatorio ramo artistico industriale.
Abelardo Zucchi frequentò quest’ultima.
BORSE DI STUDIO
Il Municipio di Torino assegnava dei premi scegliendo tra gli studenti più meritevoli di ogni anno scolastico e di ogni corso.
Zucchi Abelardo ricevette questi premi così distribuiti:
1908 – Menzione onorevole per il corso preparatorio di disegno (ramo artistico industriale)
1909 – Corso superiore di prospettiva, ornato e figura (borsa di lire 75)
1910 – Scuola serale di prospettiva, ornato e figura (borsa di studio di lire 50 delle Opere pie di S.Paolo)
1911 – Scuola serale di arte decorativa industriale (con borsa di studio di lire 125)
1913 – Scuola serale decorativa industriale sezione pittura (con borsa di studio di lire 50)
1914 – Scuola di cromismo (con borsa di studio di lire 150)
IL PRIMO BOOM DELL'ISTRUZIONE TECNICA A TORINO AGLI INIZI DEL '900
Intanto, lo sviluppo industriale (il cosiddetto grande slancio, 1896 – 1908) produce in Italia e in Piemonte un incremento dell’urbanizzazione e, con esso, una crescita della domanda di istruzione. In effetti, la nuova società industriale non ha più bisogno di operai analfabeti, ma di manodopera qualificata.
Anche l’Istituto professionale operaio di Corso San Maurizio, a Torino, attraversa una crisi di crescita.
Aumentano in particolare gli iscritti alla sezione diurna di arti e mestieri, che viene riorganizzata in due settori (meccanica e arti fabbrili) per meglio rispondere alle esigenze del mondo industriale. Ma scarseggiano ancora le attrezzature e il Comune si convince a finanziare, con una spesa di 10.000 lire, l’ampliamento del parco macchine utensili, indispensabile affinché gli studenti facciano pratica di ciò che apprendono nelle lezioni teoriche.
Nel 1915, l’Istituto torinese procede al riordino dei suoi corsi diurni di meccanica e arti febbrili in scuole professionali di 1° e 2° grado, come previsto dalla legge Nitti e, nel 1918, passa dalle dipendenze del Municipio a quelle del Ministero dell’industria, comme rcio e artigianato, assumendo la denominazione di Regia scuola industriale di Torino (1° e 2° grado).
Ad amministrare la nuova scuola, che ora riceve quasi metà dei finanziamenti dallo Stato, è un consiglio di amministrazione di cui fanno parte due delegati del governo, fra i quali il cavalier Giovanni Agnelli.
(fonte: http://www.storiaindustria.it/repository/fonti_documenti/biblioteca/testi/Testo_Scuola_e_industria.pdf , http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/308/files/assets/seo/toc.html)